martedì 14 maggio 2013

costruzione di un subwoofer (va bene sia per auto che per casa)
Visto che ormai ho un  po di esperienza nel settore (avrò costruito una cinquantina di subwoofer) cercando di migliorare sempre la qualità del suono, vorrei postarvi una guida facile facile su come costruirsi un subwoofer partendo dal cono per arrivare alla "scatola" su misura.
prima di tutto bisogna capire cosa vogliamo sentire, i bassi che vengono riprodotti dai vari subwoofer variano e molto, non parlo solo di potenza ma anche di velocità di timbro ecc, 
i coni si possono distinguere in 2 grandi categorie: con sospensioni in gomma e con sospensioni in carta,
la sospensione non fa altro che riportare il cono in posizione di riposo dopo che l'amplificatore ha spinto o avanti o indietro il cono,  c'è da dire che in linea di massima le sospensioni in gomma reggono una potenza maggiore a parità di dimensioni del cono, sono quindi più dure da muovere, sono più lente delle sospensioni in carta, e risultano più difficili per l'amplificatore da frenare per non innescare quel rumore di fondo (per capirci tra un basso e l'altro si instaura un rombo fastidioso). I due tipi di cono però suonano in modo molto diverso, inutile cercare di spiegare con parole un suono, andate in un centro commerciale e ascoltate le differenze. Mi raccomando prima di comprare il cono fate le prove con un programma di calcolo subwoofer per capire quanto sarà grande la cassa, spesso alcuni cono vogliono casse molto grosse, diciamo che coni da 38cm con sospensioni in gomma richieno casse nell'ordine di 100 litri o giù di li, non è però una regola fissa.
veniamo a come costruire un subwoofer, esistono programmi che inserendo i parametri del subwoofer vi danno le dimensioni in litri della cassa, sono pure gratuiti, basta cercare sul web prima però bisogna capire come costruire la cassa ovvero il cosi detto caricamento del cono, esistono 2 varianti molto usate  la cassa chiusa e il bassreflex
la cassa chiusa ha questi benefici: è più veloce il cono caricato in cassa chiusa perchè l'aria all'interno aiuta le sospensioni del cono a ritornare in posizione di riposo poichè il cono muovendosi crea depressioni e sovra pressioni dovuti alla tenuta stagna della cassa chiusa, di contro per vincere questa ulteriore resistenza il cono ha bisogno di più potenza e quindi più watt da applicare rispetto ad esempio a un bass-reflex.
il Bass-reflex non è altro che una cassa chiusa con un tubo inserito all'interno che mette in comunicazione la cassa con l'esterno, il tubo va accordato in base alla cassa e alle caratteristiche del cono (in pratica si deve tagliare un tubo di lunghezza idonea e non a caso) di solito si usa sempre lo stesso programma gratuito, di base però non esiste una regola precisa sull'accordo, in pratica lo si accorda in base ai gusti, quindi meglio provare vari accordi, l'accordo in pratica non fa altro che rafforzare delle frequenze precise, quindi se vogliamo maggiore pressione sonora a 40hz lo accorderemo a 40hz (se però esagerate con le frequenze vedrete che il programma vi indicherà dei tubi anche di 1 metro di lunghezza, difficilmente piazzabili in una cassa), spesso la casa produttrice suggerisce l'accordo per il cono in questione. Il bass-reflex quindi ha bisogno di meno potenza rispetto alla cassa chiusa e suona più forte a parità di potenza e di cono, di contro il cono è più lento e si rischia di innescare il famigerato rompo con bassi molto ravvicinati.
Esistono altri tipi di caricamento, come push-pull, con radiatore passivo, diciamo che complicano le cose e se  il progetto non è perfetto creano tantissimi problemi.
veniamo a come costruirlo, vi servirà il vinavil meglio il barattolo da 1kg, 1 vite ogni 10cm di distanza quindi regolatevi, la vite deve essere autofilettante da 4cm per il legno, un seghetto alternativo o qualcuno che vi tagli il buco per il reflex e per il cono, un rotolo di moquet (lo si trova dall'autoricambi costa poco) o se volete simil pelle, 4 o 6 clip o staffe per fermare la griglia proteggi cono, una morsettiera da incastrare nel retro della cassa, e volendo 8 angoliere e una griglia per il cono.
Veniamo ai materiali: esistono una varietà enorme di materiali adatti per lo scopo, dal compensato al truciolato, al multistrato sia marino che non, all'mdf fino ai legni veri e propri. diciamo che tutti questi materiali sono accomunati dalla colla, in ognuno di essi c'è una parte di colla che li lega insieme, più colla c'è e più sono pesanti (MDF è il più pesante) non sono male per costruire un subwoofer ma temono l'acqua, se entrano in contatto con essa col tempo si gonfiano e ritornano al loro stato iniziale ovvero trucioli o segatura. Il multistrato marino è un buon compromesso. Se avete soldi da spendere potete prendere il ciliegio ottimo come sonorità ma costa tantissimo meglio comprarlo dopo aver fatto qualche subwoofer. Mentre MDF è ottimo poichè è uno dei materiali più rigidi e rifrange bene il suono, unico neo a parte l'acqua è il peso, un cubo di 40cm di lato pesa oltre 20kg se si usano spessori di circa 2cm.
Lo spessore, usate uno spessore di almeno 19mm (1,9cm) meglio 2,5cm, sotto questa misura il legno vibrerà troppo innescando fastidiosi rombi o semplicemente si scollerà.
Veniamo al taglio, se potete fateveli tagliare i pezzi quando li acquistate, ricordate anche 1mm di differenza fra i vari pezzi creerà dei grossi problemi di tenuta costringendovi ad usare molta colla e ad attendere anche una settimana per farla asciugare completamente, la sega a nastro è l'ideale solo se il falegname vi taglia i pezzi prendendo le misure in modo molto preciso e solo se tagliate i pezzi in successione ovvero se avete due lati uguali fateveli tagliare in successione altrimenti quando riprenderà la misura 1mm di scarto sarà inevitabile,  
se potete andate in un centro di vendita legno non dal falegname e acquistate i pezzi di risulta già tagliati (le rimanenze) altrimenti sarete costretti ad acquistare un foglio intero (che è enorme) col quale potrete fare anche 3 o 4 subwoofer che a voi non servono.
veniamo all'incollaggio, spargete con un pennello tutti i lati che andranno in contatto tra loro non limitatevi ad spennellare solo un pezzo ma tutti e due, abbondate con la colla, l'eccedenza una volta uniti i pezzi la togliete con una pezza umida, o un tovagliolo di carta. Inserite le viti a una distanza di circa 10cm tra loro, fate attenzione che non entrino storte altrimenti usciranno fuori o all'interno della scatola, cercate quindi di centrare i due pezzi da unire in modo che non entri storta la vite. Dovete serrarle in modo che non creino uno scalino con il legno ma non cosi tanto da creare un buco, potete aiutarvi con un trapano e delle punte da giravite, impostate il trapano a velocità minima e non esagerate con la velocità altrimenti scaverete dei buchi con la testa delle viti, se usate un giravite vi avverto dopo 20 viti potrebbero uscirvi delle vesciche nel palmo della mano. Una volta incollati tutti i pezzi, passate un ulteriore strato di colla all'interno del subwoofer in modo che crei una striscia nelle giunzioni dei pezzi cosi la tenuta è assicurata. Mi raccomando non cospargete tutta la superficie interna con vinavil perchè vi toglie qualche mezzo decibel di potenza (l'ho sperimentato io), potete inserire delle zeppe per unire due lati della scatola, io ho usato zeppe di 10cm circa di lunghezza e 4cm di larghezza e 2cm di spessore, in questo modo irrigidirete il tutto e dovreste anche spezzare eventuali risonanze delle pareti che innescano il famigerato rombo che si sente con bassi veloci (esempio musica disco)
Veniamo al taglio circolare del cono, spesso quando si acquista un cono viene indicato anche il diametro del foro, cercate di farlo 1 o 2 mm più piccolo tanto a togliere con un po di carta vetro o con una punta smerigliatrice per il trapano  si fa subito, ricordativi di lasciare almeno 3cm di distanza dal bordo, mentre se avete tagliato un buco troppo grande dovete acquistare un nuovo pezzo di legno, idem per il reflex, mentre la morsettiera porta filo ne esistono di quadrate e di tonde a voi la scelta.
Ricordatevi di far seccare la colla prima di inserire il subwoofer, i fumi della colla possono danneggiarlo, alcuni usano mettere nella cassa chiusa ma anche nel reflex dell'insonorizzante che riduce ulteriormente eventuali risonanze (rombo) potete usare il filtro per la cappa delle cucine è perfetto costa poco e lo incollate con del vinavil non c'è bisogno di altro, ps l'insonorizzante però vi togliere qualche decibel di potenza, ricordate che ogni 3db di potenza in più verranno percepiti dal nostro orecchio come un raddoppio della potenza sonora.
Stendiamo la moquet o simil pelle, vi serve un phon con cui scaldare (non bruciare) la moquet o la simil pelle, cercate di allargarla senza strapparla, prima di far questo spalmate sulla superficie esterna del subwoofer con del vinavil, a questo punto con la moquet calda stendetela sul subwoofer cosi quando sarà fredda tenderà a ritirarsi e ad eliminare eventuali grinze, nella parte frontale ora avete coperto il buco, con un taglierino tagliate 4 spicchi a forma di stella partendo dal centro del buco fino a toccare quasi il legno, a questo punto dividete i 4 spicchi in 2 parti ognuno, in questo modo avete creato un po di spessore e se avete esagerato leggermente col foro ora dovrebbe andar bene, tagliate la punta degli spicchi in modo che non pendano all'interno della cassa ma ricoprano solo il profilo del foro, idem per il tubo d'accordo (reflex), vi resta solo il collegamento con la morsettiera del polo positivo e negativo con il cono ed avvitare il subwoofer, potete usare delle viti da 2 cm o 3cm  di lunghezza a seconda dello spessore del legno che avete acquistato, la griglia invece va montata con le 4 clip o staffe che sono di plastica dura (abs) potete usare le stesse viti con le quali avete unito le parti del sub, di solito sono molto spesse queste clip circa 1cm.
Per ultimo ho preferito parlarvi della forma, evitate forme strane, tipo quelle che vedete in commercio tipo le casse nautilus sono frutto di anni di progettazione non si possono improvvisare, meglio forme quadrate, e cmq meglio lasciare sempre almeno un 20cm di spazio tra la parte più interna del cono e la parete interna, questo per evitare che le onde rimbalzino contro il cono e creino problemi di rifrazione, alcuni (io compreso ) hanno provato a costruire una griglia (tipo quelle dei gazebo tagliando tante listelle di legno) sul fondo del subwoofer (la parete posteriore rispetto al buco del cono) in modo che le onde sonore si infrangessero contro ed evitando cosi la risonanza, diciamo che tanta differenza non l'ho sentita, forse avrei dovuto usare una griglia più spessa o delle maglie più larghe o viceversa, sinceramente non mi andava di fare decine di prove, visto il tempo che ho impiegato per costruirne una sola (circa 8 ore). Ps ho copiato questo sistema dalla casa che produce le casse nautilus, impiega queste griglie sul fondo delle casse diciamo convenzionali.
Evitate i tiranti tra due pareti opposte (le classiche viti lunghissime che si usano per irrigidire il fondo delle sedie e dei tavoli, a detta di amici crea dei disturbi con le onde sonore (rumore) e riduce i decibel. Quasi dimenticavo se usate un tubo reflex con diametro troppo piccolo (diciamo sotto gli 8cm) potreste sentire il risucchio del cono ad ogni basso, il che è molto fastidioso, se il diametro è troppo grande invece il cono tenderà a suonare male meglio non eccedere i 10-12cm di diametro.



domenica 12 maggio 2013

modifiche transalp 650
Visto che online si trova tutto sulle modifiche del transalp ma non nello stesso sito e sopratutto spesso non si trovano le impressioni delle varie persone che le hanno fatto vi posto le mie personali esperienze:
modifica filtro aria: ce ne sono di 2 tipi BMC e  k&n, tra i due è preferibile il  k&n poichè la superficie traspirante è maggiore, non crea problemi di smagrimento miscela poichè la transalp è carburata molto ma molto grassa (per rientrare nella normativa euro 1-2),
miglioramenti percepiti: migliore ripresa non tantissimo ma si avverte la differenza, effetto on-off ridotto, in pratica l'accelerazione con manopola a zero diventa più dolce.
modifica manubrio: qui il problema è dovuto alle vibrazioni elevate del bicilindrico e al bauletto specialmente se è di grandi dimensioni, affrontiamone uno alla volta
vibrazioni elevate al manubrio, ho provato di tutto, dai bilancieri per manubrio al traversino ecc, vi elenco i vari benefici
bilancieri per manubri: quelli che trovate online pesano da 50 ai 60 grammi, poco troppo poco, il miglioramento è minimo però si avverte, ho preferito comprare del piombo e crearmi una forma adatta ad essere infilata nei lati del manubrio, sono andato da un forgiatore che gentilmente mi ha versato in una forma adatta il piombo cosi da essere inserito nel manubrio alla fine i piombi pesavano 250 grammi ognuno, vi consiglio di rivestire il piombo prima di inserirlo nel manubrio con del silicone per auto cosi non si muoverà più, i benefici sono stati notevolissimi, le vibrazioni si sono ridotte tantissimo e il manubrio non ondeggia più anche con bauletto da 52 litri e a qualsiasi velocità.
travesino: non riduce le vibrazioni ma rende la struttura più solida, quello che riduce è l'intensità delle vibrazioni,  in pratica le vibrazioni ricordano molto quelle di uno scooter, a patto di aver messo pure i pesi, ottimo anche per installare un navigatore.
anelli di silicone e gommini vari: li ho inseriti sull'attacco del manubrio con qualche piccolo miglioramento ma poca roba, li ho inseriti sull'attacco degli specchietti con l'effetto che gli specchietti vibrano di più, invece sono ottimi quelli di gomma che trovate dal ferramenta per ridurre le vibrazioni sulle pedane, veramente si riducono e di molto, sopratutto se nel punto dove si incastrano le pedane al telaio avete l'accortenza di inserire dei feltrini che vengono usati per i piedi ti tavoli e sedie sono quadrati 1cm x 1cm e hanno già l'adesivo pronto. ho usato le guarnizioni per i forni li trovate dal ferramento o da chi vende ricambi per elettrodomestici.
manopole al gel: non male il confort migliora specie per i lunghi viaggi, meglio di quelle di serie, le vibrazioni si riducono leggermente
se usate tutti gli accorgimenti postati (a parte i gommini per il manubrio che sono quasi inutili) lo sterzo non ondeggerà più ne vibrerà cosi tanto da farvi addormentare le mani. c'è da dire che anche i cuscinetti che uniscono la forcella alla moto tendono a creare spiacevoli resistenze alla sterzata anche scalini (improvvise resistenze quando lo sterzo è diritto, in pratica lo sterzo tende a tornare dritto e si fa più fatica a superare il punto centrale) che riducono il confort, il kit costa  60 euro spedito poi bisogna montarlo, solo che se avete il vizio di impennare o di salire in modo disinvolto i marciapiedi, tenete presente che i cuscinetti si rovineranno rapidamente, se riuscite montate quelli conici anche se son difficili da trovare erano per il transalp 600 ma anche li ora Honda fornisce i cuscinetti sferici, ps quelli sferici si regolano pure stringendoli o allentandoli.
catalizzatore: il cosi detto padellozzo,  sotto la moto c'è una scatola quadrata che funge da stadio intermedio della marmitta basta partire dagli scariche e seguire fino al punto in cui il tubo entra in una scatola rettangolare, dentro a quella scatola c'è un filtro se lo togliete avrete più allungo fino quasi alla zona rossa la moto tira ancora, un po meno ripresa, effetto on-off ridotto, unico neo scoppietta se lasciate il terminale di serie, con altri terminali alcuni hanno detto che gli scoppietti spariscono e anche le fucilate a caldo che ti fanno letteralmente saltare dalla sella sempre però in rilascio e sempre a moto calda sotto i 3000 giri, inoltre si accentua in discesa, la modifica è fuorilegge quindi vi consiglio di non farla.
collettori: li fa la arrow e altre marche, di buono hanno la totale mancanza del padellozzo, nuovi costano e non poco siamo nell'ordine di 300-400 euro, i miglioramenti rispetto al taglio del padellozzo ci sono ma poca cosa che non giustifica la spesa. ricordatevi di usare la pasta rossa (quella al rame) per unire i vari condotti, se non lo fate la marmitta rischierà di succhiare aria fresca e in fase di scarico se c'è una parte di benzina non bruciata favorirà le esplosioni, oltre agli scoppiettii ci saranno proprio delle fucilate improvvise in fase di rilascio da far saltare tutti dalla paura compreso il pilota della moto. Controllate sempre tutta la marmitta se vi capitano questi scoppietti e non siete in montagna, molto probabilmente avete dei buchi anche piccolissimi nella marmitta, a meno che non abbiate smagrito troppo la miscela con l'apposita vite.
terminale: non migliora assolutamente le prestazioni se non si scatalizza la moto, una volta scatalizzata si può inserire un terminale che riduca i scoppiettii dovuti alla scatalizzazione, alcuni per ridurre gli scoppiettii hanno provato ad eliminare la volvola pair la quale inietta un po di benzina negli scarichi per permettere l'incenerimento delle polveri e quindi migliorare la combustione, grazie a questo espediente la honda riesce a ridurre le emissioni su questo modello ed ad omologarlo come euro 1-2. Non sembra però che ci siano stati giovamenti.
Pignone: io ho messo quello con un dente in meno, a meno che non fate molta autostrada, la moto migliora in ripresa e sulle strade di montagna con curve strette,
veniamo ai consumi: mi consumava mediamente 1 litro per 15km andando piano, mettendo il filtro aria c'è stato un miglioramento, togliendo il padellozzo alcuni dicono si migliori di circa 2km io non so dirvelo non l'ho voluto tagliare, il pignone con un dente in meno a patto di non superare i 100km orari non influisce minimamente sui consumi, basta mettere una marcia più alta, però sopra i 100km consuma di più. Alla fine facendo varie prove se si guida come uno scooter riuscite a fare il 19-20 a litro, ma la domanda che vi faccio io è: se volevate guidare una moto come uno scooter perchè vi siete comprati la moto e quindi non me ne frego dei consumi e mi attesto su una media del 15km a litro però almeno non guido la moto come un anziano con la coperta sulle ginocchia.
prestazioni: i miglioramenti sono avvertibili sia con il filtro che scatalizzandola, non si rivoluziona la moto però, siamo nell'ordine di qualche cavallo in più (qualcuno ha fatto la prova al banco dichiarando un aumento di 5cv), mentre riducendo un dente al pignone, la moto risulta più scattante sopratutto in montagna con tornanti stretti, non si sente l'esigenza di inserire la prima praticamente mai anche a pieno carico e con il passeggero.
altre modifiche: è possibile sostituire tutta la forcella con quella dell'africa twin ma non è una modifica omologata, i benefici ci sono riguardano  l' escursione, freni ecc, si corre il rischio però di incorrere in sanzioni.
Altra modifica è sostituire il pistone con uno di maggior dimensioni, solo che i costi superano il valore della moto, la potenza non aumenta in modo tale da giustificare la spesa. Diversamente si può ribassare la testata, il rapporto di compressione è abbastanza basso da permetterlo, unico problema che potrebbe presentarsi è la durata del motore. C'è chi ha pensato di ampliare l'air box per migliorare l'afflusso d'aria, semplicemente aumentato il tiraggio del condotto iniziale, alla fine l'aumento di diametro per via della posizione in cui si trova risulta irrisorio, nell'ordine di qualche centimetro in più. Altra modifica che però conviene fare solo se non si va in fuoristrada è creare dei raccordi che aspirino l'aria dalla parte anteriore della moto, tecnicamente possibile, infatti l'aria viene aspirata esattamente nella congiunzione tra serbatoio e sella, questo per evitare di aspirare troppo sporco durante l'offroad.
modifiche offroad: sono molto costose e non so quanto valga la pena, potete cambiare il serbatoio con uno più capiente, ma parliamo di 400-500 euro li fa la Boano sono in vetroresina.

altra modifica che consiglio è di alzare leggermente il manubrio, infatti la moto di base ha un manubrio basso che rende difficoltoso l'alzarsi in fuoristrada o meglio a meno di avere braccia molto lunghe una persona alta 1,80M o giù di li resterà leggermente piegato in avanti quando si alzerà in piedi.

Inserire un paracarena è l'ideale per evitare che si spacchi alla prima caduta, purtroppo quello di marca givi non protegge bene e costa comunque sugli 80-90 euro, mentre il Riky Cross protegge benissimo ma costa molto ed è difficile da reperire. 

sostituire il paramotore conviene solo se si fa molto offroad, tenete presente che un paramotore in metallo costa tanto ed è esteticamente discutibile, inoltre quasi nessuno protegge a dovere tutto il motore, alcuni modelli sono corti, meglio rivolgersi a un fabbro che ve lo farà su misura, magari rivettando il metallo, vanno bene anche le classiche pedane antiscivolo in metallo opportunamente tagliate per adattarle al motore.